New York è una di quelle tappe che richiedeno più viaggi, per essere visitate con calma e completare tutti i must della località.
In questo viaggio abbiamo deciso di escludere i famosi MOMA e Guggenheim, riservandoceli per la prossima volta. Allo stesso modo ci siamo dedicati all'isola principale, tralasciando Brooklin, Bronx e Jersey.
Manhattan si gira benissimo in metropolitana (ci sono linee parallele che consentono spostamenti rapidi o più capillari), ma non è da disdegnare il city seeing, esistono tour dedicati ai film più famosi, che mostrano le location delle riprese (come il celebre ritorante di Harry ti presento Sally, a sud) o di eventi celebri (come l'assassinio di John Lennon).
Indispensabile comprare il city pass, per fruire di ottimi sconti e prezzi vantaggiosi per accedere a musei, mezzi di trasporto, ecc.
La sensazione più notevole è quella di deja vue: infatti quasi tutta l'isola è stata usata per le riprese di questo o quel serial/film, per cui si ha sensazione di esserci già stati. Tuttavia è divertente trovarsi a camminare sulla 5° e scorgere da lontano i leoni bianchi della biblioteca pubblica, ricordandosi della celebre scena iniziale dei Ghostbusters.
La cosa che più ci ha colpito è stata la cordialità dei newyorkesi: simpatici, disponibili, affabili: chiacchierare con loro è un vero piacere, e sono sempre pronti a dare una mano ai turisti, oltre a chiedere chi sei, da dove vieni, cosa ne pensi di NYC.
Ci ha molto colpito l'incontro con un ragazzino nero di harlem, un mix tra un rapper e will smith sedicenne. Ci ha aiutato a destreggiarci sulle linne autobus notturne, ci ha insegnato un sacco di parolecce in slang, e ci ha dato dei "pazzi" per aver scelto un giro a NYC, noi che siamo italiani...
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by Anonymous