Carcassonne è, in una parola, magica.
Girare per il borgo antico è come immergersi in una favola del fratelli Grimm: giardini incantati, scorci medioevali, torri, ponti e mura cintate. Molti dei turisti si aggirano con un misto di sconcerto e meraviglia, lasciando che un silenzio quasi mistico ne accompagni il peregrinare per le strade, come se alzare troppo la voce possa rompere l'incantesimo che sembra lasciare Carcassonne sospesa nel tempo.
L'albergo del castello è un contesto da nababbi, che ci siamo potuti permettere solo perché veniva offerta la suite matrimoniale ai neo sposi, come offerta speciale.
Ad accoglierci abbiamo trovato una stampa del castello, fiori e cioccolatini con il medesimo castello riprodotto bianco su nero.
L'aperitivo ci è stato servito nel parco dell'albergo, un giardino grande come un campo da calcio, all'ombra del cammino sulle mura della città fortificata.
Le dimensioni dell'albergo sono spropositate, abbiamo infatti girato oltre mezz'ora tra i corridoi, tutti ricchissimi per arredo e cura dei dettagli, senza tornare due volte sui nostri passi.
La cena è stata il momento di maggior imbarazzo, per l'opulenza del luogo che ci faceva sentire decisamente fuori posto.
Siamo stati accolti (abito lungo e cravatta obbligatori) in una sala da pranzo arricchita da arazzi, quadri antichi, soffitto a cassettoni... e fatti accomodare ad un tavolo per due decisamente ampio.
Poi il menù, su cui comparivano ben pochi piatti, ci ha consentito di scegliere un primo e un secondo a testa (agnello per lei, pesce per me), e due bottiglie di vino (una per i primi ed una per i secondi).
Le portate sono state intervallata da cabaret ricchissimi, su cui capeggiavano una scelta immensa di antipasti, formaggi, verdure... Ovviamente non ci era consentito accedere ai piatti, né ai vini o all'acqua: i camerieri, infatti, erano a disposizione per servire senza sosta, riempiendoci i bicchieri non appena vuotati o servendoci la selezione da noi scelta.
L'arrivo delle portate è stato il momento più coreografico con metre (una donna) e un cameriere che, dopo aver delicatamente appoggiato i piatti sul tavolo, hanno sollevato all'unisono le cloche, dopo un cenno d'intesa... La nostra meraviglia per la ricchezza e la cura dell'impiattamento ci ha quasi fatto perdere lo sguardo folgorante del maitre ai danni del giovane cameriere... In effetti le due pietanze erano state invertite, solo che i piatti erano talmente ricchi ed elaborati che non eravamo riusciti a distinguere il pesce dall'agnello...
Infine di dolci: tutti fatti rigorosamente a mano, sono arrivati su un carrello pantagruelico e tra torte, spume, mousse, gelati e così via... una cosa ha rapito il nostro sguardo: cinque, sei tipi diversi di lecca-lecca a forma di cuore; fatti rigorosamente a mano con il succo di frutta sciroppata.
Inutile dire che gli altri ospiti del ristorante erano distinti signori di mezza età con cravatte al profumo di miliondeuro, generalmente accompagnati da ragazze giovani dalla bellezza sconcertante.
Dopo aver passato la notte in una stanza più grande di casa nostra, e aver goduto del selvaggio piacere di farci servire in camera lo spuntino; abbiamo sperimentato la colazione più ricca della nostra vita. Al pian terreno, infatti, un corridoio tortuoso accompagnava gli ospiti al tavolo dove consumare la petit déjeuner, lungo il quale erano collocati una ventina di tavoli con cameriere che servivano qualsiasi cosa possa uscire dalla città dei balocchi. In particolar modo ci ha colpito lo chef delle crepes salate, che venivano preparate sul momento mettendo a disposizione una ventina di ingredienti a scelta, prosciutti, formaggi, funghi...
Il pacchetto luna di miele comprendeva una sola cena, e il giorno dopo siamo tornati sul pianeta terra scegliendo un modesto (seppur pittoresco) bistrot in cui sperimentare un po' di cucina locale.
Tra le attrazioni che abbiamo sperimentato sicuramente degne di nota il museo della santa inquisizione, un negozio di armi medioevali (dove abbiamo conosciuto il maestro d'arme che si occupò degli archi e frecce del film Robin Hood con Kevin Costner), e il tour guidato delle mura della città, da cui abbiamo potuto ammirare la nostra stessa camera d'albergo...
by Anonymous